Gay Boys Reloaded

Votes given by Principe di Creta

  1. .
    Quanti ricordi! Ero piccolino. Però qui ho pure incontrato una persona che per me è stata importante. E' che le persone spesso vanno avanti, dimenticano, lasciano indietro volentieri. Secondo me è pure giusto così. Il mondo cambia ed esige saper cambiare. Purtroppo non si può congelare il tempo. Certo che mi farebbe piacere tornare a parlare un po' con chi ha vissuto questo ed altri forum (penso che oggigiorno sia proprio l'idea di forum ad essere andata fuori moda). Sapere le esperienze che hanno avuto. Come sono cambiati. Cosa è sopravvissuto di quando erano anche loro piccoli. Ma è possibile? Ci sarà qualcuno disposto a spendere tempo per una rievocazione storica di questo tipo? Mah...
  2. .
    Ciao ragazzi come state?

    Purtroppo da molto tempo il forum è in rovina e questo mi dispiace molto perché fino qualche anno fa era un luogo d'incontro, socializzazione per molte persone... spesso anche ragazzi con dubbi/problemi legati alla sfera affettiva/sessuale. Mi piacerebbe tanto che tornasse ad essere un po vivo. :cry:

    Detto ciò, volevo anche sapere se voi tutti forumini "vecchi" e nuovi state bene dopo questa prima ondata di Covid-19.

    Nell'attesa che i superstiti di GBR si ritrovino vi mando un abbraccio :P

    P.S. bacetti speciali ai veterani e gli amichetti di un tempo :lol:
  3. .
    Grazie 1000!! Stasera mi metto all'opera per la 3 parte!! :D
  4. .

    ATTENZIONE
    CONTENUTO EROTICO E SESSALE
    QUESTO RACCONTO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO MINORE DI 18 ANNI
    SE SEI MINORENNE TI INVITIAMO A LASCIARE IMMEDIATAMENTE QUESTA PAGINA



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    Prima parte: https://gayboysreloaded.forumcommunity.net/?t=53060244

    Ehilà! Sono riuscita a postare la seconda parte prima del previsto!! :69713644.png:
    La terza arriverà fra molto molto molto molto molto tempo... ho già detto "molto"? :grini.png:
    Date la colpa ai prof e alla scuola guida :12560555.png:
    Che altro dire? Buona lettura!

    Si sedette sulla panchina, vicino alla sua sacca e a quella di Diego, e tirò un sospiro di stanchezza. Pensare troppo non fa mai bene, perchè complicarsi la vita con tante congetture se alla fine non si arriva mai a una soluzione? Seccato, si strappò dalla testa cuffietta e occhialini, li gettò a terra e si prese la testa fra le mani. Il suo piccolo angolo di tranquillità fu presto interrotto da un rumore di passi bagnati, ciabatte che schioccavano e risate. I ragazzi del corso agonistico avevano evidemente spostato il giorno degli allenamenti ed ora, finita la doccia, stavano venendo verso le panchine per cambiarsi. Le gocce d'acqua che si facevano strada sulla loro pelle li facevano assomigliare ai classici ragazzi dalla bellezza patinata che si trovano nelle copertine di fitness. Cominciarono a frizionarsi il corpo e a togliersi gli accapatoi bagnati, facendo guizzare i muscoli della schiena ad ogni movimento. Uno spettacolo da non perdere pensò Nicolas, dimenticandosi che, a differenza della televisione, nella realtà le persone sono in grado di vedere chi le osserva.
    Troppo tardi si accorse che il suo sguardo da timido e fugace era diventato insistente. Provò a distogliere lo sguardo ma con la coda dell'occhi notò che un moretto gli stava sorridendo maliziosamente e con aria di superiorità aveva prese ad asciugarsi l'inguine con gesti esagerati ma senza attirare l'attenzione dei compagni. Che fosse un invito della serie "una scopata e via"? Be', non aveva così poca stima di sè da accettare come niente fosse! Non sarebbe certo andato col primo disponibile solo per alleviare qualche basso prurito. Girò di scatto la testa e tanto bastò per evitare un possibile approccio. Certo che la sorte era davvero beffarda, l'unica proposta che gli veniva fatta in diciotto anni era stata espressa in modo tanto squallido quanto provocatorio.
    Pensò a Diego e al modo tenero e gentile che aveva di approcciarsi con le ragazze, quasi le volesse proteggere. Non gli sarebbe dispiaciuto trovarsi oggetto di quelle attenzioni, anche se non disdegnava i tocchi più spontanei e rudi dei loro giochi. Ma una carezza sulla guancia e uno sfiorarsi di labbra non erano paragonabili a delle pacche sulla spalla. Sentire l'odore, il sapore di un'altra persona.... Basta! Non ce la faceva più.
    Si alzò in fretta dalla panchina e corse verso il primo bagno disponibile, attirando gli sguardi degli altri ragazzi ormai completamente vestiti e pronti per andar via. Chiuse a chiave la porta, si appoggiò contro il muro e prese ad accarezzarsi in mezzo alle gambe, lentamente, finchè il suo membro semiaddormentato non prese vigore e il costume bagnato iniziò a dargli fastidio. Se lo tolse in fretta e lo gettò via insieme all'accapatoio, e ormai preso dalla foga si strinse il fallo alla base. Fantastico! La pressione sanguigna cominciò ad aumentare e completò l'erezione più velocemente del previsto. Comiciò ad andare piano avanti e indietro pensando al suo "amichetto" che sfregava involontariamente contro quel bel sedere sodo e muscoloso del suo amico mentre in acqua lo aveva stretto tra le braccia. Quella non era la sua mano, era la mano di Diego, sì, era lui che lo pompava ora piano, ora veloce. Adorava il suo viso dolce, quella sua bocca maschia, che immaginava attorno al suo pene mentre aumentava il ritmo. La sua bocca umida, la sua lingua calda che faceva su e giù, le sue labbra che lo accerchiavano e scappellavano lentamente. Ancora un po' e sarebbe venuto. Un'ultima immagine dei suoi strani occhi, dolci, gentili che lo guardavano dal basso verso l'alto e venne in copiose ondate di piacere. Boccheggiante e rosso in volto scivolò piano con la schiena fino a trovarsi seduto per terra, sudato e stremato provò a riprendere fiato. Si passò una mano sul ventre per pulirsi dai suoi umori, ma riuscì solo a impiastricciarsi di più. Prese un pezzo di carta igenica e pulì alla bell'e meglio se stesso e il casino sul pavimento. Raccolse il costume, si coprì con l'accapatoio e uscì dal bagno per andare verso le docce, dove incrociò l'amico che, come al solito, mostrava spensierato tutti i suoi attributi mentre andava a recuperare l'asciugamano che si era dimenticato nella sacca. Meno male che si era appena scaricato o avrebbe sofferto il pene dell'inferno... cioè le pene dell'inferno.
    -Dammi cinque minuti e possiamo andare- gli disse Diego cercando di asciugarsi il più in fretta possibile.
    -Nessun problema, tanto devo ancora vestirmi anch'io- solo in quel momento l'amico si accorse che Nico non si era ancora vestito.
    -Come mai non sei ancora pronto? Che stavi facendo?- chiese mentre cercava di infilarsi le mutande nonostante gli si incollassero alla pelle ancora umida.
    Nicolas non potè trattenere il suo occhio dal cadere in quel punto. Persino a riposo faceva la sua porca figura, circa dodici centimetri, chissà come sarebbe stato...
    -Ho fatto un salto veloce al bagno- rispose in fretta, allontanando pensieri inopportuni.
    -Che guardavi?-
    -C-cosa?- diventò paonazzo.
    -Dimmelo tu- sorrise.
    -Niente- No, non è possibile essere beccato per due volte di seguito!
    -Dai, allora fammi vedere bene anche il tuo "niente" così siamo pari-
    La mano di Diego si avvicinò alla cintura di Nico e tirò

    Edited by Elchicoloco - 20/6/2014, 17:48
5 replies since 30/10/2010
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