L’arciere, se manca il bersaglio, ne cerca la causa in se stesso |
Il tiro con l’arco è come uno specchio. Non esiste al mondo disciplina tanto impietosa da riflettere con estrema esattezza ciò che realmente siamo nell’istante in cui scocchiamo la freccia
Quando l'arciere tende la corda, può vedere il mondo intero dentro il suo arco. Quando segue il volo della freccia, questo mondo gli si avvicina, lo accarezza, dandogli la perfetta sensazione di aver compiuto il proprio dovere
La freccia è l'intenzione. È ciò che unisce la forza dell'arco con il centro del bersaglio. L'intenzione deve essere cristallina, onesta, molto equilibrata. Una volta che è partita, non farà ritorno, per cui è meglio interrompere un tiro piuttosto che agire in una maniera qualsiasi, soltanto perché l'arco era già teso e il bersaglio stava attendendo.